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“Giovedì 13 ottobre, le lavoratrici e i lavoratori del sesso hanno difeso i loro diritti al Parlamento europeo.

L’Europa sta affrontando una crisi. Tra carenza di alloggi, stagnazione economica e inflazione dilagante, esacerbata dall’invasione russa dell’Ucraina, un numero sempre maggiore di persone è destinato a ricorrere al lavoro sessuale per avere un tetto sulla testa e sfamare le proprie famiglie.

La risposta politica non dovrebbe basarsi su soluzioni carcerarie. La criminalizzazione non amplia le limitate opzioni a disposizione di persone già vulnerabili, né riduce i potenziali danni che devono affrontare. Al contrario, aggrava la loro precarietà finanziaria, aumenta il rischio di subire violenza e ostacola il loro accesso alla giustizia e ai servizi sanitari.” L* Sex Workers chiedono la depenalizzazione del lavoro sessuale e un trattamento legislativo equo.

Clicca qui per continuare a leggere l’articolo della European Sex Workers Rights Alliance.

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